La Legge di Bilancio 2025 rivoluziona la Transizione 5.0: nuove aliquote, cumulabilità, perizia unica e incentivi anche per i distributori automatici. Scopri come ottenere i vantaggi fiscali e tecnologici.
La Legge di Bilancio 2025 segna una svolta concreta per la Transizione 5.0, potenziando gli strumenti messi a disposizione delle imprese italiane per investire in digitalizzazione, sostenibilità ed efficienza energetica. Il nuovo quadro normativo arricchisce l’impianto precedente della Transizione 4.0 e introduce misure più flessibili, cumulative e accessibili, puntando sull’ammodernamento tecnologico e sulla riduzione dell’impatto ambientale.
In questo articolo, ti guidiamo tra le ultime novità, i nuovi requisiti tecnici, le modalità di accesso agli incentivi e gli aggiornamenti ufficiali, incluso il nuovo orientamento sulle FAQ ministeriali.
Le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025
Tra gli aggiornamenti più rilevanti:
✅ Sostituzione dei beni obsoleti
Le imprese potranno beneficiare degli incentivi 5.0 anche per la sostituzione di macchinari datati o a basso rendimento energetico. È richiesta una valutazione ex ante dei risparmi energetici generati dal nuovo bene rispetto a quello sostituito.
✅ Cumulabilità degli incentivi
Il credito d’imposta 5.0 sarà cumulabile con altre misure agevolative, comprese quelle per il Sud Italia, la formazione 4.0 e i bandi regionali, entro i limiti di aiuto previsti dal regime de minimis o del Temporary Crisis and Transition Framework.
✅ Patto di riservato dominio
L’incentivo spetta anche in caso di acquisto con patto di riservato dominio, purché il bene sia consegnato e messo in funzione nel periodo agevolato. Una novità che consente maggiore flessibilità finanziaria per le PMI.
✅ Portabilità della perizia tra Transizione 4.0 e 5.0
Le perizie asseverate già redatte per investimenti 4.0 potranno essere riutilizzate anche per i benefici 5.0, se integrano i nuovi parametri richiesti, in particolare quelli energetici.
✅ Transizione 5.0 per i distributori automatici
I sistemi automatici di vendita rientrano tra i beni ammissibili se dotati di tecnologie abilitanti e sistemi di monitoraggio energetico, ampliando la platea dei beneficiari anche nel settore retail e vending.
✅ Regole DNSH sui rifiuti pericolosi
Gli investimenti devono rispettare i principi DNSH (Do No Significant Harm), in particolare per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti pericolosi. Non saranno ammessi impianti o processi che comportano impatti negativi significativi sull’ambiente.
✅ Novità sulle aliquote e modifiche alle FAQ
Il credito d’imposta potrà arrivare fino al 45% in caso di miglioramenti energetici documentati. Sono in arrivo le nuove FAQ ufficiali, che aggiorneranno le linee guida già pubblicate per la Transizione 4.0, chiarendo limiti, perizie, cumulabilità e calcolo del beneficio.
Incentivi 5.0: Requisiti e Accesso
Le imprese potranno accedere al credito d’imposta se:
- Acquistano beni strumentali materiali e immateriali 4.0 con sistemi di monitoraggio, controllo e analisi energetica
- Ottengono una certificazione energetica ex ante da tecnico abilitato, che attesti almeno il 3% di miglioramento dell’efficienza energetica complessiva o il 5% sul singolo processo
- Presentano una rendicontazione finale (certificazione ex post) a conclusione dell’investimento
Gli incentivi saranno fruibili a partire da luglio 2025 (previa pubblicazione dei decreti attuativi), con un orizzonte temporale esteso al 31 dicembre 2025, salvo proroghe.
Settori coinvolti e beni ammissibili
Tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, possono accedere all’incentivo se effettuano investimenti in:
- Macchinari interconnessi a basso impatto energetico
- Software gestionali integrati
- Sistemi di automazione e intelligenza artificiale
- Distributori automatici evoluti
- Tecnologie di gestione e monitoraggio energetico
- Corsi di formazione per la sostenibilità e l’innovazione
Vantaggi competitivi per le imprese
Investire nella Transizione 5.0 significa:
- Ridurre i costi energetici e ottimizzare la produzione
- Accedere a risorse fiscali importanti in tempi rapidi
- Migliorare la sostenibilità ambientale e l’immagine ESG
- Aumentare la competitività e la resilienza ai cambiamenti normativi
Conclusione
Il nuovo quadro normativo 5.0 non è solo un incentivo fiscale, ma una leva strategica per l’innovazione delle imprese italiane. Grazie alle novità introdotte con la Legge di Bilancio 2025 – come la cumulabilità, il riuso delle perizie e l’estensione a nuovi settori – le imprese hanno oggi più strumenti per accelerare il proprio percorso di digitalizzazione sostenibile.
Per ottenere il massimo dai nuovi incentivi, è fondamentale muoversi in modo tempestivo e strategico, con una corretta analisi preliminare, il supporto di un consulente esperto e una pianificazione chiara degli investimenti.