Bonus Mezzogiorno 2023

Offre crediti d'imposta per investimenti nel Sud Italia e in zone ZES/ZLS

Il Bonus Mezzogiorno 2023 è un’iniziativa legislativa che offre alle imprese situate nelle regioni del Sud Italia un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. Questa misura è stata introdotta inizialmente nel 2016 e successivamente prorogata con la legge di bilancio 2023. La finalità è di stimolare gli investimenti in aree meno sviluppate, promuovendo la crescita economica e l’innovazione tecnologica. Gli investimenti devono essere conformi agli indirizzi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente e localizzati in regioni specifiche.


Credito d’imposta per investimenti

Il Bonus Mezzogiorno 2023 consiste in un credito d’imposta per le imprese che investono in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nel Mezzogiorno d’Italia. L’agevolazione fiscale è accessibile per gli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2023 fino al termine dell’anno. È diretto a stimolare l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo di modernizzare le infrastrutture aziendali e incrementare la competitività delle imprese nel Mezzogiorno.

Sviluppo economico del Mezzogiorno

Gli obiettivi del Bonus Mezzogiorno 2023 sono rafforzare la competitività delle imprese meridionali e attrarre nuovi investimenti. Il bonus mira a ridurre il divario di sviluppo tra il Mezzogiorno e altre regioni d’Italia, promuovendo un tessuto economico più dinamico e resiliente. Le agevolazioni fiscali intendono incentivare la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili che contribuiscano allo sviluppo locale e all’occupazione nelle aree target.

Destinatari

Strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) e in zone ZES/ZLS.

Requisiti

Requisiti di eleggibilità

Per accedere al Bonus Mezzogiorno 2023, le imprese devono innanzitutto essere localizzate in una delle regioni del Sud Italia designato, includendo Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. I beni strumentali nuovi acquisiti devono essere destinati a strutture produttive in queste regioni. È essenziale che le imprese rispondano a criteri specifici definiti dalla normativa vigente, come il rispetto dei limiti minimi di investimento e la conformità alle direttive strategiche nazionali.

Parametri degli investimenti

Gli investimenti devono raggiungere un valore minimo di 500 mila euro per essere considerati ammissibili al bonus. Inoltre, sono escluse dall’agevolazione le attività economiche nei settori di agricoltura, silvicoltura e pesca. È richiesto che gli investimenti si allineino con gli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, garantendo che le risorse siano impiegate in modo da favorire lo sviluppo e l’innovazione nel contesto specifico del Mezzogiorno.


Cosa finanzia

Beni strumentali nuovi

Il Bonus Mezzogiorno 2023 finanzia l’acquisizione di beni strumentali nuovi destinati alle strutture produttive situate nelle regioni del Mezzogiorno. Gli investimenti devono essere orientati all’innovazione e al rafforzamento tecnologico delle imprese, comprendendo macchinari, impianti e attrezzature che incrementano l’efficienza produttiva e contribuiscono al miglioramento competitivo delle aziende nella regione.

Esclusione di settori specifici

Nonostante l’ampio raggio d’azione, il bonus non copre gli investimenti nei settori dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. Questa misura è pensata per stimolare la crescita in settori industriali e di servizi, con l’obiettivo di diversificare l’economia delle regioni meridionali e di promuovere lo sviluppo tecnologico in ambiti considerati strategici per l’economia locale.


Come funziona

Procedura di domanda

Per il Bonus Mezzogiorno 2023, le imprese possono iniziare a presentare le domande a partire dall’8 giugno 2023. Le comunicazioni relative agli investimenti sostenuti devono rispettare i termini stabiliti dalla legge di bilancio, con scadenza finale per la presentazione fissata al 31 dicembre 2024.

Modalità di applicazione del credito

I soggetti interessati dovranno utilizzare il modello precedentemente approvato per gli investimenti realizzati fino al 31 dicembre 2022. La presentazione delle comunicazioni deve avvenire entro il 31 dicembre 2023. Dopo tale termine, non sarà possibile presentare comunicazioni per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022, mantenendo valide le disposizioni applicabili precedentemente.

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